Il grosso del consumo energetico in casa è dovuto al riscaldamento, il 78% del totale (dati Enea). E’per questo motivo che ci si deve concentrare su questo aspetto se si vuole risparmiare sulla bolletta del gas.

E’ bene ridurre il consumo elettrico, dell’ acqua, ma ottimizzare quello del gas metano non ha paragoni in termini economici. Personalmente nel periodo invernale spendo circa 80 euro a bimestre per scaldarmi.

risparmio riscaldamento

Ho una casa piccola, di poco più di 50 mq, impianto autonomo ed il clima nella mia città è piuttosto clemente. Abbiamo visto come rendere più efficienti i caloriferi con un intervento un po’ posticcio, come migliorare le prestazioni con il riscaldamento a pavimento, ora concentriamoci su altri aspetti per non dover ricevere bollette di centinaia di euro.

Quando si possono accendere i riscaldamenti:
ogni Comune italiano appartiene ad una diversa zona climatica. L’Italia è divisa in sei fasce. Dalla “A”, la più calda, alla “F”, la più fredda. Per vedere in quale zona si trova la nostra città, possiamo controllare sul sito di Confedilizia. A seconda della fascia siamo autorizzati ad accendere i termosifoni durante il periodo indicato nella tabella qui sotto.

Zona climatica Periodo di accensione Orario consentito
A 1° dicembre – 15 marzo 6 ore giornaliere
B 1° dicembre – 31 marzo 8 ore giornaliere
C 15 novembre – 31 marzo 10 ore giornaliere
D 1° novembre – 15 aprile 12 ore giornaliere
E 15 ottobre – 15 aprile 14 ore giornaliere
F nessuna limitazione nessuna limitazione

Milano, Torino, Venezia appartengono ad esempio alla fascia E, Roma e Firenze alla D, Napoli e Bari alla C, Palermo e Catania alla B ecc.
Quindi anche se abbiamo un impianto autonomo non possiamo accendere quando ci pare. In casa ci devono essere al massimo 20 gradi con una tolleranza consentita di + 2 gradi. Ma chi ci controlla? Nella pratica nessuno, in teoria i vigili.

Ma se vogliamo risparmiare sul gas partiamo proprio da qui, dalla temperatura. In inverno non possiamo girare per casa con la maglietta a maniche corte, ci si mette il maglione. 18 gradi secondo il mio modesto parere sono più che sufficienti, seguiamo così le indicazioni dei medici che consigliano tale temperatura. Di notte? Siamo sotto le coperte, 16 gradi vanno bene. Ricordate che ogni grado in più significa un 7% maggiore di gas consumato. Compriamo un termostato digitale, non quelli con la rotellina, è molto più preciso.

Non tutte le stanze devono avere la stessa temperatura:
ci sono ambienti della casa che utilizziamo poco o niente. Pensiamo agli sgabuzzini. Magari lì c’è un calorifero che non serve a nulla. Oppure stanze che sono troppo calde perchè ben protette.

valvola-termostatica-programmabile
valvola-termostatica-programmabile

Possiamo utilizzare le valvole termostatiche, obbligatoria l’installazione dal 2017 negli impianti centralizzati (foto qui sopra). Si installano su ogni termosifone e possiedono un rilevatore di temperatura. Quando si raggiunge il livello impostato la valvola chiude l’afflusso dell’acqua calda. Io vi consiglio questo modello qui, costa poco più di 20 euro ed è programmabile. In pratica potete impostare la temperatura e lo spegnimento di ogni singolo radiatore.

I modelli avanzati possono essere programmati, inoltre sono utili nella contabilizzazione del calore. Pensiamo a chi vive in un condominio con impianto centralizzato. Magari torna la sera tardi e deve pagare il gas per tutto il giorno in cui non c’è. In questo caso tutti installano su ogni termosifone le valvole termostatiche che dotate di “conta calorie” contabilizzano la spesa in base alla temperatura scelta.

Possiamo anche decidere di chiuderli perchè non siamo in caso e programmare l’accensione solo la sera. Queste valvole di ultima generazione sono dotate di trasmettitori wifi che inviano la lettura ad una centralina condominiale che poi ripartirà le spese. Dal 2014-2015 saranno obbligatorie per legge nei condomini con impianto centralizzato.

Accendere e spegnere i termosifoni da Internet

sono arrivati da poco sul mercato quelli che si chiamano cronotermostati wifi. In pratica si sostituiscono al vecchio termostato e sono dati di trasmettitore-ricevitore wi-fi. Si collegano ad Internet e noi possiamo gestire i riscaldamenti da remoto. Installando un’app sul telefonino non solo possiamo accenderli e spegnerli col un semplice tocco, ma anche impostare la temperatura. Il migliore è NET ATMO, in offerta su Amazon, ve lo consiglio vivamente se avete il riscaldamento autonomo, nel giro di qualche mese ve lo siete ripagato.

net-atmo-cronotermostato-wifi
net atmo cronotermostato wifi

L’opzione del condizionatore per il riscaldamento: ne avevamo già parlato, i modelli a pompa di calore (ormai tutti) possono scaldare un ambiente in 5-10 minuti. Questa cosa è da tenere in considerazione se ci serve il calore ad esempio solo la mattina quando ci svegliamo e ci prepariamo per andare al lavoro. Lo accendiamo giusto il tempo in cui siamo in quell’ ambiente e lo spengiamo quaando usciamo, molto meglio che far partire 1 ora prima la caldaia a gas. La novità recente è che coloro che decidono di utilizzare solo sistemi in pompa di calore che si alimentano elettricamente, compreso il condizionatore, possono usufruire della tariffa D1 che, oltre ad essere più economica della D2 (fino a 3 Kw) e D3 (fino a 6 Kw), ha un costo costante di un kilowat, non aumenta all’ aumentare della corrente consumata durante l’anno, vedi informazioni.

L’importanza della coibentazione della casa:
è fondamentale. Serramenti, finestre, cappotti termici. Il calore non deve disperdersi. Se però non abbiamo i soldi per effettuare i lavori possiamo rivolgerci alle ESCO (Energy Service Company) società particolari. In pratica si prendono la briga di fare tutti i lavori di coibentazione per noi gratis. Cosa ci guadagniano? Il risparmio energetico in bolletta. Esempio pratico:
se prima nel nostro condominio spendevamo 10mila euro l’anno di gas e ora con la nuova coibentazione ne spendiamo 7000 mila, i 3mila di differenza vengono intascati dalle Esco. Il contratto che sottoscrive il nostro condominio con loro è solitamente di 5 o 10 anni. Noi continuiamo a pagare 10mila euro come prima per tutta la durata del contratto, ma i consumi sono solo di 7mila euro di gas, i 3 mila per 5 o 10 anni le prendono queste società che ci hanno fatto in maniera gratuita i lavori per il risparmio energetico.

7 pensiero su “I Consigli su Come Risparmiare sul Riscaldamento”
  1. Buongiorno Eg. Sig. Carlo,
    leggendo la tua intervista mi hai incuriosito.
    Per un semplice fatto, nel’aprile 2011 ho fatto la tua stessa scelta, ho lasciato un lavoro indeterminato. Sono sicuro che anche lei forse ha avuto le mie stesse idee, mi devo complimentare per la sua scelta.

  2. Salve Sig. Bonaccorsi, o se permetti ciao (sono un tuo quasi coetaneo e vado per i 46).
    Volevo in breve raccontarti la mia esperienza.
    Sono romano anch’io sposato da 18 anni con due figli di 10 anni (gemelli).
    Gia’ da 14 anni circa (quindi ancora prima di avere la prole), ho scelto di rinunciare ad una buona fetta del mio stipendio di impiegato riducendomi l’orario a sole 5 ore giornaliere. Cosi’ come a te e’ venuta l’ispirazione pensando alle due ore giornaliere di raccordo anulare, cosi’ a me e’ venuta una irrefrenabile voglia di cambiare parzialmente vita guardando fuori dalla finestra del mio ufficio in una bellissima giornata di sole che Roma spesso ci regala. Stavo aspettando le 18:00 orario di uscita e davvero ero stanco di “vegetare” inutilmente dietro un computer. Da quel giorno la mia vita e’ cambiata in meglio notevolmente (tu puoi capirmi). Anche mia moglie e’ sempre stata assolutamente d’accordo con questo modus vivendi. Poi sono arrivati i bimbi e non ho mai pensato nemmeno un attimo di tornare a tempo pieno….e …vabbe’…ce ne sarebbero ancora tante cose da raccontare. Insomma e’ proprio vero, la morale (copio la tua citazione) e’ questa: molta gente vorrebbe provare a lasciare il lavoro o preferirebbe lavorare meno, ma non ce la fa perché ha paura, si preoccupa di cose che per la maggior parte delle volte neanche accadono.
    Viviamo con 1400 euro al mese (compresi assegni familiari – ho tutti a mio carico) e mi sono inventato un lavoro/divertimento iniziato per gioco e poi reso da me sempre piu’ sistematico (che mi rende 200/250 euro al mese). Trovo e rivendo oggetti trovati per strada o nei mercatini, liu rimetto a posto li pulisco li ricondizione (per quanto possibile) e li vendo. Non ci crederai, ma e’ davvero cosi’. Sono sempre stato abbastanza abile nei lavori manuali e quindi questo hobby/lavoro mi gratifica e mi da’ enormi soddisfazioni. A presto Viktor.

  3. Viktor, preziosa anche la tua esperienza, segno che ce la si può fare a vivere bene anche con uno stipendio solo…è quello che facevano i nostri
    padri e le nostre madri 30 anni fa…io sono cresciuto in una casa di tre fratelli con un solo stipendio…non mi è mai mancato nulla…i tuoi figli apprezzeranno
    sicuramente la tua maggiore presenza
    in bocca al lupo

  4. buon giorno,
    un consiglio stabile con riscaldamento centralizzato qui si accende in queste fasce:
    5,00-9,00 11,00-14,00 17-21,00= 11H giornaliere.
    Volevo sapere che con questi orari spezzati si consuma di più (caldaia attacca/stacca e deve andare in temperatura)
    in alternativa come fare.?
    fascia climatica D.

    gRAZIE

  5. Ciao, purtroppo se nel tuo stabile c’è il riscaldamento centralizzato nn puoi fare nulla. Ora il regolamento condominiale è cambiato e no c’è bisogno dell’unanimità per “staccarsi” e farsi il proprio autonomo, continuerai però a pagare parte del riscaldamento centralizzato. Se l’assemblea delibera di trasformarlo in autonomo è un’altra storia e si possono fare diversi discorsi.

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