Torno a parlare volentieri di investimenti nel fotovoltaico perchè l’argomento merita l’attenzione di tutti. Nei tempi in cui il mercato immobiliare crolla, i rendimenti dei titoli di stato sono tornati ad essere bassi, le azioni sono rischiose, le obbligazioni pure ecco che mi sento di consigliare, a coloro ovviamente che ne hanno la possibilità, di investire sull’ energia pulita. Per il 2024 torno a parlare di energie rinnovabili.

Il superbonus del 110% è terminato, ma ci sono le detrazioni fiscali del 50% anche per gli impianti fotovoltaici , anche se non ricadono nell’ ambito di una ristrutturazione edilizia. Oltre agli incentivi statali, ci sono quelli regionali. Ad esempio il FRIULI VENEZIA GIULIA mette a disposizione 50 milioni di euro a fondo perduto.

I fondi del quinto conto energia sono finiti da un bel po’ ed in attesa di un eventuale sesto conto energia ricordate che il fotovoltaico conviene anche senza incentivi. Ma cos’era il Conto Energia? Passo indietro.

incentivi fotovoltaico 2013

Il governo, tramite Gestore dei Servizi Energetici (GSE) incentiva la produzione di energia elettrica tramite fotovoltaico acquistandola dai privati a prezzi maggiorati rispetto al mercato. Il sistema appunto si chiama Conto Energia, giunto alla Quinta Edizione ed è regolamentato dal Decreto Ministeriale del 5 luglio 2012. Per 20 anni quindi potete vendere la corrente elettrica prodotta, quindi voi guadagnate ed in più auto consumate l’energia da voi prodotta.

Il problema è che, come recita il d.m. del 5-7-2012, “lo stesso decreto cessa di essere in vigore trascorsi 30 giorni dal raggiungimento di 6,7 miliardi erogati“. Somma che è terminata a luglio del 2013. In attesa del Sesto Conto Energia al momento non ‘è nulla se non le detrazioni fiscali del 50% fino al 31 dicembre 2020. La buona notizia da questo punto di vista è che il Movimento Cinque Stelle si è sempre fortemente schierato sull’ Energia Pulita, ci sarebbe quindi da aspettarsi un Sesto Conto Energia generoso, ma staremo a vedere.

Un impianto fotovoltaico che abbiamo voglia di montare sul tetto della nostra casa o nel giardino deve “camminare” da solo, ovvero deve essere conveniente a prescindere da qualsiasi incentivo (se escludiamo quelli del superbonus 110%). Bisogna quindi utilizzarlo come forma di autoproduzione e autoconsumo di energia elettrica. E’ qui che sta il problema, dovremo essere in grado di consumare tutta l’energia prodotta, ma è impossibile.

Di notte, quando fa buio, i pannelli fotovoltaici ovviamente non funzionano. In questo caso la corrente la dobbiamo comprare dal gestore. C’è il cosiddetto “scambio sul posto” un metodo per cercare di bilanciare la cosa. Di giorno l’energia che non consumiamo la cediamo al gestore che ci riconosce dei crediti per comprare corrente di notte. Il problema è che ce la compra a 7 centesimi al kilowatt e ce la rivende a 25. Bell’ affare.

sistema-accumulo-fotovoltaico

La soluzione sarebbe quella di stoccare l’energia in batterie di accumulo. Il futuro è proprio qui, sistemi di stoccaggio a basso costo. Tesla sta investendo tantissimo su questa tecnologia e già vende un sistema di accumulo da 5 Kw, ma ce ne sono anche di altri tagli, che si chiama Powerwall. Non costa proprio poco, siamo nell’ ordine di 4000 euro. Per fortuna le case si stanno dando battaglia. Anche Nissan ha presentato XSTORAGE HOME un sistema di batterie per fotovoltaico. Si spera che tutta questa concorrenza porti ad un abbassamento dei prezzi, a tutto vantaggio del consumatore.

Una volta che il costo delle batterie sarà piú accessibile potremo essere indipendenti in maniera elettrica da qualsiasi gestore. Nel frattempo non possiamo fare altro che stare attenti ai consumi elettrici, ottimizzando l’uso dei nostri elettrodomestici.

Panoramica generale di alcuni tipi di incentivi fiscali che potrebbero essere disponibili nel 2024:

  1. Detrazioni fiscali: anche per il 2024 sono state confermate le detrazioni fiscali del 50% per gli individui o le aziende che installano sistemi fotovoltaici. Queste detrazioni riducono direttamente l’importo delle imposte dovute, consentendo agli investitori di recuperare una parte del costo dell’installazione. La detrazione si spalma lungo un arco di tempo di 10 anni.
  2. Credito d’imposta: Alcuni paesi offrono un credito d’imposta per l’installazione di sistemi fotovoltaici. A differenza delle detrazioni fiscali, un credito d’imposta riduce direttamente l’importo delle tasse dovute, offrendo quindi un beneficio fiscale più significativo.
  3. Incentivi alla produzione di energia rinnovabile: Alcuni governi offrono incentivi finanziari basati sulla quantità di energia rinnovabile prodotta dal sistema fotovoltaico. Questi incentivi possono essere pagamenti per l’elettricità prodotta o tariffe di alimentazione incentivata, dove l’energia prodotta viene venduta alla rete elettrica a un prezzo vantaggioso.
  4. Esenzione fiscale sull’IVA: In alcuni casi, l’installazione di sistemi fotovoltaici può essere esente dall’IVA o soggetta a un’aliquota ridotta di IVA, riducendo così i costi dell’installazione. Al momento per tutti i sistemi fotovoltaici l’iva è al 10%.
  5. Agevolazioni finanziarie: Oltre agli incentivi fiscali diretti, ci possono essere agevolazioni finanziarie come prestiti a tasso agevolato o sovvenzioni per l’installazione di sistemi fotovoltaici.
  6. Certificati verdi o crediti di carbonio: In alcuni mercati dell’energia, è possibile ottenere certificati verdi o crediti di carbonio per l’energia prodotta da fonti rinnovabili come il fotovoltaico. Questi certificati possono essere venduti o scambiati sul mercato e possono fornire un’altra fonte di reddito per i proprietari di impianti fotovoltaici.

Quanta elettricità produce un sistema fotovoltaico

se esposto bene, ovvero a sud senza ombreggiature con inclinazione fissa dei pannelli a 30 gradi puo’ produrre per ogni Kilowatt di potenza installata circa:

  • dai 1000 ai 1200 kilowatt l’anno al Nord Italia
  • dai 1200 ai 1300 kilowatt l’anno al centro Italia
  • dai 1300 ai 1500 kilowatt di energia elettrica al sud Italia

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