500 Euro al mese » risparmiare banca http://www.500euroalmese.com Se potessi avere 500 euro al mese...per vivere bene Mon, 21 Mar 2016 20:10:22 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.3.5 Come trovare un Prestito per un progetto senza ricorrere alle Banche http://www.500euroalmese.com/come-trovare-un-prestito-per-un-progetto-senza-ricorrere-alle-banche/ http://www.500euroalmese.com/come-trovare-un-prestito-per-un-progetto-senza-ricorrere-alle-banche/#comments Fri, 11 Jan 2013 11:17:32 +0000 http://www.500euroalmese.com/?p=241 Trovare qualcuno che vi faccia un prestito al giorno d’oggi è divenuto molto difficile, se non impossibile. Parliamo di cifre modeste, quelle che vi permetterebbero di aprire un’attività, portare avanti un progetto, studiare,...

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soldiTrovare qualcuno che vi faccia un prestito al giorno d’oggi è divenuto molto difficile, se non impossibile. Parliamo di cifre modeste, quelle che vi permetterebbero di aprire un’attività, portare avanti un progetto, studiare, ma gli istituti finanziari vi chiedono garanzie. Avete una busta paga? Possedete un immobile? Per non parlare dei tassi di interesse da accollarsi in caso di accettazione. Cosa fare quindi? Rinunciare? Ricorrere ai parenti? E chi non ha nessuno che possa fare da garante? Internet ancora una volta ci è di grande aiuto, io ho scoperto Kickstarter.
Lanciato nel 2009 e definito da Time “una delle migliori invenzioni del 2010” è un sito di crowd funding, ovvero di “reperimento” di risorse economiche tramite web. In poche parole vi finanziano i cittadini della rete che credono nel vostro progetto con microprestiti che restituite in “natura”, ovvero tramite il prodotto finito che intendete realizzare.

Ad esempio: questo ragazzo romano vuole costruire una valigetta indistruttibile porta Pc. Per 1 sterlina otterrete un sonoro “ringraziamento”, per 5 sterline una cartolina da Roma, per 49 sterline in cambio ci sarà per voi la valigettadel colore desiderato che verrà venduta normalmente a 199 sterline. Qualcun’altro cerca finanziamenti per la produzione di una marca di Jeans. Il tipo in questione chiedeva 20mila dollari, ne ha avuti dal mercato più di 60mila. Chi ha “prestato” 50 dollari riceverà un paio di jeans numerati in edizione limitata.

Insomma si tratta della classica “colletta” che una volta si faceva tra amici e parenti e che ora coinvolge i milioni di utenti del web. Chi presta lo fa perchè crede nel progetto, peraltro sempre ben dettagliato anche con video e documenti, o forse perchè si aspetta un ritorno economico, in alcuni casi infatti chi è alla ricerca di fondi lo fa con l’intenzione di trovare un coproduttore che in caso di successo si prenderà una fetta degli introiti.

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Andare a Vivere all’estero con 500 euro al mese http://www.500euroalmese.com/andare-a-vivere-allestero-con-500-euro-al-mese/ http://www.500euroalmese.com/andare-a-vivere-allestero-con-500-euro-al-mese/#comments Mon, 04 Apr 2011 08:15:56 +0000 http://www.500euroalmese.com/?p=128 Il sogno di molti è quello di andare a vivere all’ estero. Solitamente si tratta di posti caldi, quindi esotici e lontani in cui è possibile veramente vivere con poco, i famosi 500...

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Il sogno di molti è quello di andare a vivere all’ estero. Solitamente si tratta di posti caldi, quindi esotici e lontani in cui è possibile veramente vivere con poco, i famosi 500 euro al mese qui potrebbero bastare. Chi non hai mai passato una serata con chiacchiere del genere al bar o al pub?


Tutti sulla carta pronti ad emigrare ma poi in realtà siamo spaventati dall’ ignoto, da un paese che non è il nostro, con altre abitudini, stili di vita, clima. Lontano dagli amici, dagli affetti, dalla casa dove siamo nati. C’è da dire però che negli ultimi tempi siamo tornati ad essere un popoli di emigranti. In 14 milioni siamo partiti a cavallo tra fine 800 ed inizio 900 per le Americhe ed adesso torniamo a battere quella rotta. O meglio i laureati tornano ad emigrare. I dati in nostro possesso sono quelli dell’ Istat. Nel 2008 hanno cambiato residenza per l’estero 61.671 italiani. O meglio non tutti erano italiani perchè c’è stata una percentuale di stranieri, soprattutto romeni, che sono tornati nella loro patria.

Le principali destinazioni di cambio residenza per l’estero (dati Istat riferiti al 2008, gli ultimi disponibili):
Al primo posto la Germania con 7.519 trasferimenti di cui l’ 82,3% di italiani, saltando la Romania, c’è poi il Regno Unito con 6.177 migranti. A seguire Svizzera, Francia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Polonia (maggiorparte polacchi che ritornano in patria), Belgio.

Questi i dati ufficiali. Si tratta di paesi da primo mondo. Avanzati tecnologicamente, la maggiorparte di quali si trova in Europa. Un’altra fetta del popolo degli italiani però se ne va verso paesi cosiddetti di secondo o terzo mondo. Le principali mete sono il Costarica, Cuba, Thailandia, Kenya, Capo Verde, Messico, Tanzania, Tunisia, Marocco, Repubblica Dominicana. Qui con 500 euro al mese e con qualche accorgimento si può anche vivere. Bisogna però tenere a mente alcune cose, quindi:

Come scegliere il paese giusto per andare a vivere all’ estero:
lo spunto mi è venuto leggendo il libro di C.Valentini, “vivere di rendita” ed.IntraMoenia. L’autore citando un blogger americano ha stilato questa lista:
-costo della vita. Al primo posto ci metterei il prezzo da pagare soprattutto per cibo, l’alloggio, e le utenze della casa (gas,luce, acqua)
-cultura locale: un posto in cui ad esempio non si discrimini la donna
-clima. Ecco perchè si scelgono i posti caldi. Costi zero per il riscaldamento, spese per i vestiti azzerate. Calzoncini e maglietta tutto il giorno, frutta e verdura a volontà.
-panorama. Mare, mare, mare
-possibilità di spendere bene il proprio tempo libero. Quindi luoghi che permettono di fare sport, in cui c’è la possbilità di comprare libri o giornali, in cui magari ci siano cinema ecc…
-sicurezza. Molto importante, vivere in un luogo sicuro ci rende tranquilli e non ci mette in pericolo di vita, soprattutto se si sta con tutta la propria famiglia.
-tasse. Pagare poco, pagare tutti
-disponibilità di donne singole. Nei discorsi da bar questo argomento viene messo al primo posto
-lingua , aggiungiamo noi. Per gli italiani è sicuramente più facile imparare lo spagnolo del centro America piuttosto che farsi largo tra l’inglese o lo swahili che si parla in Kenya.

In ogni caso per confrontarsi con chi decide di andare a vivere all’ estero ci sono interessanti forum di discussione. Ne citiamo alcuni: Scappo, incentrato sul perchè dell’ andare a vivere all’ estero, sulle motivazioni che spingono a questa scelta; Basta me ne vado e Mollotutto.

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Come risparmiare con la banca, quelle online http://www.500euroalmese.com/come-risparmiare-con-la-banca-quelle-online/ http://www.500euroalmese.com/come-risparmiare-con-la-banca-quelle-online/#comments Fri, 11 Dec 2009 21:31:23 +0000 http://www.500euroalmese.com/?p=30 Fosse per me delle banche se ne potrebbe fare a meno. A cosa servono? A fare soldi risponderebbe qualcuno: fanno soldi dai soldi. Sì, ma permettono alle famiglie italiane di accendere un mutuo...

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risparmiarebancaFosse per me delle banche se ne potrebbe fare a meno. A cosa servono? A fare soldi risponderebbe qualcuno: fanno soldi dai soldi. Sì, ma permettono alle famiglie italiane di accendere un mutuo per la casa, anche se questo è un altro discorso. Insomma facciamo finta che un conto ci serva. Oppure facciamo finta di avere un piccolo gruzzoletto da depositare per un perido breve (1 anno?) e guadagnarci qualcosina. Grazie alla Legge Bersani oggi per aprire e chiudere un conto è abbastanza facile, non ci sono spese e si fa presto, diciamo che più o meno le banche si attengono a questa procedura. Quindi se ci trattano male, cambiamo banca. Ma quale scegliere? Quelle online costano di meno, hanno meno spese fisse, addirittura molte sono a costo zero. Attenzione quando dicono che non ci sono spese. I bolli di stato non vengono presi in considerazione, sono a vostro carico, 34 euro l’anno. Alcune banche però si fanno carico anche di quelli.
Con questo articolo non vogliamo fare l’elenco delle banche che offrono i rendimenti migliori anche perchè cambiano di settimana in settimana, a seconda dell’ evoluzione dei tassi. Scegliete quella che vi fa pagare di meno e vi da il maggior rendimento ad un rischio più basso. Controllate che la banca aderisca al Fondo di tutela dei depositi. Un organismo interbancario che, in caso di ipotetico fallimento di un istituto di credito, risarcisce i depositanti fino a un massimo di 103.291,38 euro. Qualcuno dice di non mettere sul conto più di 20mila euro, che sono quelli che saranno sicuramente risarciti entro 3 mesi dal fondo. Se volete dormire tranquilli investite solo in titoli di stato (attenzione ai costi!!!! alcune banche fanno pagare anche lo 0,5% di commissioni per l’acquisto ed in più dovete pagare i bolli per il deposito titoli). Ora vanno di moda i PCT ovvero pronti conto termine. Non sono altro che un acquisto di titoli (ad esempio titoli di stato) ad un certo prezzo eeguito ad esempio con valuta oggi e una contemporanea vendita degli stessi titoli ad un certo prezzo con valuta ad esempio tra un anno. I prezzi sono predeterminati dalla banca e la differenza tra i due importi, costituisce il guadagno per l’investitore. Attenzione al sottostante. Molte banche come sottostante usano titoli di stato, altre obbligazioni della stessa banca. In caso di fallimento della banca non sarete al riparo in caso di sottostante con obbligazioni. In ogni caso i Pct vengono reputati come un investimento a basso rischio.

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