500 Euro al mese » risparmiare energia http://www.500euroalmese.com Se potessi avere 500 euro al mese...per vivere bene Mon, 21 Mar 2016 20:10:22 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.3.5 Costruirsi un condizionatore da soli http://www.500euroalmese.com/costruirsi-un-condizionatore-da-soli/ http://www.500euroalmese.com/costruirsi-un-condizionatore-da-soli/#comments Fri, 27 Mar 2015 07:45:35 +0000 http://www.500euroalmese.com/?p=351 L’aria condizionata è entrata prepotentemente nelle nostre case tanto che ora non ne possiamo più fare a meno. Il condizionatore, infatti, è uno degli elettrodomestici più venduti, sempre più richiesto da chi non...

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L’aria condizionata è entrata prepotentemente nelle nostre case tanto che ora non ne possiamo più fare a meno. Il condizionatore, infatti, è uno degli elettrodomestici più venduti, sempre più richiesto da chi non riesce a supportare l’afa estiva. I condizionatori però costano e, soprattutto, consumano molta energia elettrica, noi invece vogliamo risparmiare sulla bolletta energetica. Oggi vedremo come costruirsene uno da soli, che sia portatile, che costi pochi euro e che consumi al massimo 20 watt l’ora.

Si tratta di una soluzione ideale anche per chi non ha la possibilità di montare il motore esterno, ingombrante ed antiestetico, la cui installazione è spesso vietata per motivi di decoro urbano del condominio e per via della sua rumorosità.

Tutto quello di cui abbiamo bisogno è di un contenitore frigo termico passivo, il più capiente possibile, di un ventilatore piccolo portatile e di un raccordo rigido a gomito. Cose che si possono recuperare in cantina o in un negozio di bricolage. Costo totale 30 euro circa.

Guardate il video in basso, anche se in inglese è facilissimo da capire. Con una matita si prende la circonferenza del ventilatore e del raccordo a gomito, dopodichè con il trapano o con un seghetto elettrico si pratica il foro circolare dove andranno applicati ventilatore e raccordo.

All’interno del frigo termico si mette il ghiaccio, ovviamente dovete disporre di frigorifero o freezer, che avrà una durata di un bel po’ di ore. L’aria del ventilatore passa attraverso il ghiaccio, viene raffreddata e sputata fuori dal raccordo. Divertente ed ecologico. Nel video viene mostrato il termometro applicato fuori dal gomito, circa 5 gradi, un bel freddino in estate, ideale per raffreddare una piccola stanza a costo zero. Sì, perchè per questo esperimento si usa un piccolo pannello fotovoltaico che alimenta una batteria ricaricabile. Se volete collegare il ventilatore alla presa elettrica noterete che il consumo dello stesso sarà di una ventina di watt contro i 500 di un condizionatore, un bel risparmio sulla bolletta elettrica.

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Dove Investire 5000 euro nel 2016 http://www.500euroalmese.com/dove-investire-5000-euro-nel-2016/ http://www.500euroalmese.com/dove-investire-5000-euro-nel-2016/#comments Sat, 17 Jan 2015 12:15:07 +0000 http://www.500euroalmese.com/?p=325 In momenti di crisi come questi, le persone fanno fatica ad arrivare a fine mese, figuriamoci se hanno anche la possibilità di mettere dei soldi da parte. Per tutti coloro che comunque ce la dovessero...

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In momenti di crisi come questi, le persone fanno fatica ad arrivare a fine mese, figuriamoci se hanno anche la possibilità di mettere dei soldi da parte. Per tutti coloro che comunque ce la dovessero fare e cercano consigli su dove e come investire una piccola somma, 5000 euro, oggi voglio darvi il mio parere. Per carità, di finanza ho le stesse conoscenze dell’ uomo medio, però mi sono poste alcune domande. Lasciando stare gli investimenti speculativi ad alto rischio, quelli che vi promettono ritorni a due cifre annuali, ci sono buone opportunità per dormire la notte tranquilli aspettando di poter recuperare l’investimento iniziale e guadagnandoci qualcosa sopra.

Tornerò quindi di nuovo a parlare del fotovoltaico che pure per il 2016 presenta delle buone prospettive. Anche perchè investimenti a lungo termine, di questo parliamo, tranquilli e che possano offrire una buona redditività non ce ne sono. Pensiamo ai conti deposito, considerati a basso rischio, offrono rendimenti netti a 2 anni dell’ 1-1,5%. Senza considerare che diverse banche promotrici sono commissariate o si sono salvate dal fallimenti come ad esempio Banca Marche con Deposito Sicuro.

investimento fotovoltaico

investire e avere guadagni del 20% annuo col fotovoltaico

 

Se vogliamo un 2 percento netto con titoli di stato invece dobbiamo spostare i nostri orizzonti a 10 anni con BTP 2025. Insomma, con un’inflazione ed un costo del denaro quasi azzerato, i nostri risparmi in banca perdono valore visto che paghiamo pure i bolli pari allo 0,2% delle somme totali depositate.

Come investire 5000 euro con un obiettivo di lungo termine

Vi avrei detto che sarei tornato a parlare di impianti fotovoltaici, la mia passione. Potrebbe essere la passione di chiunque perchè sapere di poter produrre elettricità dal sole, in maniera pulita, aiutando l’ambiente e a costo zero è qualcosa di incredibile.

Ho preso come riferimento 5000 euro perchè oggi con questo importo ci compriamo un impianto fotovoltaico da 3 Kwp . La pregiudiziale per utilizzarlo è che dobbiamo avere uno spazio dove installarlo e una casa in cui consumare l’energia prodotta. Per spazio intendiamo un tetto oppure il nostro giardino o pezzo di terra, l’importante è che non sia distante chilometri dall’ abitazione.

Ci vogliono circa 7-8 mq di spazio per Kilowatt per installare i moduli, quindi per 3 Kw una cosa come 22-25 mq. Con un impianto del genere possiamo pensare di produrre 3200-3600 kilowatt l’anno in nord Italia, 3600-4000 in centro Italia e 4000-4500 al Sud. Tutto ciò dipende dai moduli che abbiamo deciso di installare, quelli di marche come Sunpower e Panasonic hanno efficienze del 20%. Significa che sono in grado di produrre maggiore energia elettrica rispetto a quelli di marche come Trina, Yingli, Solsonica, Bosch che hanno medie da 15%. Ovviamente i moduli ad alto rendimento costano di più.

La produzione è influenzata soprattutto, come potete immaginare, dalla latitudine (distanza dall’equatore) in cui abitate, dalla zona climatica. Qui sotto c’è la mappa solare del nostro paese. Vedete le zone rosse intenso, ad esempio in Sicilia, lì si produce di più, ed è anche normale, c’è più sole. Se volete cimentarvi con questa applicazione potete calcolare il rendimento del vostro impianto. Mettete la potenza dell’impianto, città di appartenenza, inclinazione e una serie di altri dati tecnici ed avrete il rendimento annuale e diviso per mese, a luglio c’è il picco.

mappa-solare-italia

Quindi ricapitolando: per 5000 euro ci danno un impianto fotovoltaico in cui ci sono i moduli, l’inverter (trasforma la corrente prodotta da continua ad alternata), i cavi, i contatori, le staffe per il fissaggio dei moduli. Ovviamente ce lo montano e lo collaudano.

Il guadagno dell’ investimento

innanzitutto noi non spendiamo 5000 euro ma un po’ di meno. Per tutto il 2015 infatti possiamo godere delle detrazioni fiscali del 50%. Sono state prolungate con la legge di stabilità voluta dal governo Renzi.
Quindi 2500 euro le possiamo portare in detrazione, ovvero 250 euro l’anno per 10 anni. Quindi a noi quest’impianto ci costa 2500 euro, sempre che siamo percettori di reddito e quindi paghiamo le tasse!

Facciamo due calcoli:
mettiamo che produciamo 4000 Kw di energia elettrica l’anno e che un kilowatt lo paghiamo mediamente 15 centesimi di euro (ci siamo tenuti bassi) ai gestori come Acea, Enel, Hera, Edison ecc. Abbiamo prodotto 4000 x 0,15 = 600 euro. Quindi ogni anno noi RISPARMIAMO 600 euro sulla bolletta. In pratica in quattro anni noi abbiamo recuperato l’investimento!! Vi rendete conto?!

Dopodichè l’impianto ci produce sempre 600 euro l’anno e i pannelli fotovoltaici arrivano tranquillamente a produrre oltre i 30 anni, ovviamente ci sarà un degrado delle prestazioni. A 20 anni le case garantiscono l’80% dell’ efficienza iniziale.

Quindi 5000 euro investiti , che poi alla fine sono 2500 con il giochetto delle detrazioni, ci hanno dato un ritorno di più del 20% annuo, se mi sono sbagliato scrivetemi pure. L’energia durante il giorno dobbiamo ovviamente autoconsumarla, ma quella che “avanza” possiamo reimmetterla in rete, il gestore ci darà dei crediti per la notte (questo giochetto si chiama SCAMBIO SUL POSTO), quando la dovremo acquistare da lui, vedi articolo precedente.

Abbiamo parlato di 5000 euro, ma chi ha solo 10 mq a disposizione o 2000 euro da investire, può comprare un impianto più piccolo, da 1 o 2 KWp.

Avete capito ora dove investire i vostri soldi per avere guadagni annuali a due cifre?

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Utilizzare Pompe di Calore elettriche per Riscaldarsi in Inverno http://www.500euroalmese.com/utilizzare-pompe-di-calore-elettriche-per-riscaldarsi-in-inverno/ http://www.500euroalmese.com/utilizzare-pompe-di-calore-elettriche-per-riscaldarsi-in-inverno/#comments Wed, 05 Nov 2014 12:22:24 +0000 http://www.500euroalmese.com/?p=309 Con l’arrivo della stagione fredda una spesa un più, spesso molto cospicua, è rappresentata dalla bolletta del gas utilizzato per alimentare i riscaldamenti di casa. Buona parte della caldaie, sia autonome che centralizzate,...

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Con l’arrivo della stagione fredda una spesa un più, spesso molto cospicua, è rappresentata dalla bolletta del gas utilizzato per alimentare i riscaldamenti di casa. Buona parte della caldaie, sia autonome che centralizzate, sono alimentate a gas metano che costa tra 0,85 e 1,2 euro per metro cubo. Se volete sapere con esattezza quanto costa consultate i prezzi dell’ Autorità per l’energia. Abbiamo già visto come poter risparmiare con i termosifoni, ma non abbiamo mai parlato di come si possano utilizzare apparati in pompa di calore elettriche per riscaldarsi durante l’inverno.

iscaldamento-pompa-calore

Uno degli elettrodomestici più famosi che funzionano in pompa di calore è sicuramente il condizionatore, utilizzato prettamente in estate per raffreddare la casa dall’afa estiva. In ogni caso hanno ormai tutti l’opzione per lavorare in inverno per fornire calore quando fa freddo. Proviamo a fare qualche calcolo se possa convenire o no l’utilizzo del condizionatore, anche perchè ci sono novità dell’ ultima ora a riguardo.

Utilizzo di una tariffa energetica più economica per chi usa elettrodomestici in pompa di calore

Eccola la novità. In via sperimentale (articolo 3, comma 2, della deliberazione 8 maggio 2014, 205/2014/R/eel) , dal primo luglio 2014 e fino al 31 dicembre 2015 chi decide di utilizzare SOLO apparati in pompa di calore, e quindi anche i condizionatori, per scaldarsi, può utilizzare la tariffa elettrica D1 invece che le classiche D2 e D3 (rispettivamente utilizzate per contratti fino a 3 Kw e oltre i 3 Kw).

Con la D1 si risparmia il 30% in bolletta. Ciò e consentito solo ai privati e non ai condomìni e agli utenti del terziario, dove viene solitamente applicata la tariffa BT. Inoltre gli utenti devono essere già intestatari di un contratto ed avere la telegestione del contatore. Attenzione però perchè non tutte le compagnie di fornitura elettrica aderiscono, verificate che lo facciano!

Come detto l’apparato in pompa di calore non si può integrare con una caldaia ed inoltre deve rispettare determinati requisiti prestazionali minimi, gli stessi che vengono richiesti per accedere alle detrazioni fiscali del 65% per la riqualificazione energetica. Possono usufruire della D1 anche le pompe di calore vecchie ma non retrodatate oltre il 2008.

Se date un’occhiata alle differenze tra D1 e D3 noterete che la il prezzo della prima è più basso. La D1 però richiede una tariffa fissa annua superiore alla D3, 71 euro contro 42. Una differenza sostanziale è che però con i nostri contratti in D3, se superiamo una certa soglia di Kw consumati durante l’anno, iniziamo a pagare in maniera maggiore per ogni kw consumato in più. Addirittura se superiamo i 4440 Kw l’anno paghiamo 0,2918 euro più iva per Kw. Con la D3 si paga sempre uguale (0,1789 + iva + accise al Kw) , ecco perchè conviene soprattutto se assorbiamo molta energia elettrica. E’ chiaro che ne beneficiamo anche per le altre utenze, per tutti gli altri apparati come frigoriferi, scaldabagni, lavastoviglie, tv, per cui pagheremo una bolletta più leggera.

Ora fatevi due calcoli e decidete se spegnere le caldaie e utilizzare i condizionatori per scaldarsi. Per fare richiesta della tariffa D1 bisogna compilare questo modulo di adesione e consegnarlo al venditore di energia con cui l’utente ha un contratto di fornitura elettrica.

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Installare un Impianto Fotovoltaico conviene dopo la Fine degli Incentivi? http://www.500euroalmese.com/installare-un-impianto-fotovoltaico-conviene-dopo-la-fine-degli-incentivi/ http://www.500euroalmese.com/installare-un-impianto-fotovoltaico-conviene-dopo-la-fine-degli-incentivi/#comments Thu, 20 Feb 2014 10:39:16 +0000 http://www.500euroalmese.com/?p=274 Negli ultimi 10 anni c’è stata una corsa all’ installazione di impianti fotovoltaici. Sono spuntati dappertutto. Sui tetti, nei giardini, sulle pensiline e soprattutto nei terreni agricoli. Il merito è stato del Governo,...

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detrazioni fotovoltaicoNegli ultimi 10 anni c’è stata una corsa all’ installazione di impianti fotovoltaici. Sono spuntati dappertutto. Sui tetti, nei giardini, sulle pensiline e soprattutto nei terreni agricoli. Il merito è stato del Governo, che fino allo scorso anno incentivava, tramite il cosiddetto il Conto Energia, la produzione di corrente elettrica tramite fotovoltaico. Si veniva remunerati in base a quanto si produceva. Le cose però dal 2014 sono cambiate. Gli incentivi non ci sono più. Ha ancora senso investire in un impianto fotovoltaico? La risposta è ancora una volta affermativa, cerchiamo di capirne il perchè.

Il quinto ed il sesto Conto Energia:

il d.m. del 5-7-2012 disciplinava la quinta edizione del Conto Energia. Se avete voglia di andarvelo a leggere eccovi il link. Più kilowatt producevamo e più soldi ottenevamo. Direttamente con bonifico bancario. Tutto però è terminato a luglio del 2013, quando i 6,7 miliardi di euro messi a disposizione sono finiti. Ci vorrebbe un sesto conto energia, ma nelle intenzione dei vari Letta, Renzi e compagnia bella, non c’è questa volontà, per cui non speriamo, almeno nell’immediato futuro, di avere aiuti. Tutto finito? Rinunciamo ad installare un impianto fotovoltaico perchè non conviene? No, perchè ci sono le:

Detrazioni fiscali del 50%

da quanto tempo è che sentiamo parlare di detrazioni per le ristrutturazioni edilizie? Le proroghe si sono succedute nel corso degli anni. Si era partiti col 36% ed ora, con la legge di Stabilità, possiamo godere delle detrazioni del 50% fino al 31 dicembre 2014.

Cosa c’entra con gli impianti fotovoltaici una ristrutturazione edilizia? La risoluzione 22E dell’Agenzia delle Entrate del 2 aprile 2013 chiarisce bene che “le detrazioni fiscali spettano per coloro che installano un impianto fotovoltaico anche in assenza di una ristrutturazione. L’importante è che l’impianto sia di potenza inferiore a 20 Kw  e che l’energia prodotta serva per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione con l’impianto che sia posto direttamente al servizio dell’abitazione dell’utente“. La corrente che produciamo quindi non deve essere rivenduta a terzi. La spesa massima di acquisto dei pannelli fotovoltaici compatibile con la detrazione è di 96mila euro.

detrazione impianto solare

Cosa è una detrazione:

quando presentiamo la dichiarazione dei redditi per il pagamento delle tasse possiamo “sottrarre” dall’ imposta lorda una cifra pari alla detrazione. Il Governo di obbliga però a spalmare questa cifra (il 50% della spesa sostenuta per l’acquisto dell’ impianto) in 10 anni.
Facciamo un esempio per capire meglio:

  • il nostro impianto fotovoltaico ci è costato 10 mila euro. Il 50% di questa cifra è pari a 5 mila euro;
  • 5 mila euro diviso 10 fa 500 euro;
  • OGNI ANNO PER 10 ANNI POSSIAMO PORTARE IN DETRAZIONE 500 EURO.

Abbastanza chiaro no?

Non è però finita qui perchè coloro che non usufruiscono degli incentivi del Conto Energia hanno anche la possibilità di usare lo SCAMBIO SUL POSTO.

Di cosa si tratta:
in pratica cediamo l’energia che non stiamo utilizzando al gestore elettrico che la reimmette in rete e se la rivende.

Facciamo un esempio:
durante il giorno il nostro impianto produce 3 Kwh. Noi ne assorbiamo solo 1Kwh per i nostri usi domestici. I 2 Kwh in eccesso che stiamo producendo vanno sprecati? NO. Li cediamo al gestore reimmettendo la corrente in rete.

Il gestore ci restituisce un credito che possiamo utilizzare la notte, per comprare da lui la corrente elettrica, quando ovviamente i pannelli fotovoltaici non producono energia.

Alla fine abbiamo quindi:

DETRAZIONI FISCALI AL 50% + SCAMBIO SUL POSTO

In maniera verosimile recuperiamo l’investimento iniziale in circa 8-9 anni.

Quanto costa un impianto fotovoltaico:

ai prezzi attuali, nel momento in cui scriviamo, il prezzo di un impianto da 3 Kwp oscilla tra i 5 ed i 6 mila euro. Dipende dalla marca dei moduli, i più performanti sono quelli della Sunpower e Panasonic e dal professionista che fa l’installazione.

Ricordiamo che tutte le marche di moduli fotovoltaici danno una garanzia sull’80% del rendimento dei pannelli a 20-25 anni e di 10 anni sul malfunzionamento del prodotto. Stiamo quindi dicendo che un impianto può benissimo funzionare oltre i 25 anni, ovviamente degradando le sue prestazioni di una piccola percentuale ogni anno.

Vale ancora la pena installare un impianto fotovoltaico?

SIIIIIIIIIIIIIIIIIII!

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Gli Incentivi per il Fotovoltaico nel 2013, in attesa del Sesto Conto Energia http://www.500euroalmese.com/gli-incentivi-per-il-fotovoltaico-nel-2013-in-attesa-del-sesto-conto-energia/ http://www.500euroalmese.com/gli-incentivi-per-il-fotovoltaico-nel-2013-in-attesa-del-sesto-conto-energia/#comments Thu, 28 Feb 2013 10:21:24 +0000 http://www.500euroalmese.com/?p=247 Torno a parlare volentieri di investimenti nel fotovoltaico perchè l’argomento merita l’attenzione di tutti. Nei tempi in cui il mercato immobiliare crolla, i rendimenti dei titoli di stato sono tornati ad essere bassi,...

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Torno a parlare volentieri di investimenti nel fotovoltaico perchè l’argomento merita l’attenzione di tutti. Nei tempi in cui il mercato immobiliare crolla, i rendimenti dei titoli di stato sono tornati ad essere bassi, le azioni sono rischiose, le obbligazioni pure ecco che mi sento di consigliare, a coloro ovviamente che ne hanno la possibilità, di investire sull’ energia pulita. Per il 2013 però bisogna fare in fretta. I fondi del quinto conto energia sono agli sgoccioli e se leggete questo articolo quando saranno terminati, ricordate che il fotovoltaico conviene anche senza incentivi. Ma cos’è il Conto Energia? Passo indietro.

incentivi fotovoltaico 2013

Il governo, tramite Gestore dei Servizi Energetici (GSE) incentiva la produzione di energia elettrica tramite fotovoltaico acquistandola dai privati a prezzi maggiorati rispetto al mercato. Il sistema appunto si chiama Conto Energia, giunto alla Quinta Edizione ed è regolamentato dal Decreto Ministeriale del 5 luglio 2012. Per 20 anni quindi potete vendere la corrente elettrica prodotta, quindi voi guadagnate ed in più autoconsumate l’energia da voi prodotta. Il problema è che, come recita il d.m. del 5-7-2012, “lo stesso decreto cessa di essere in vigore trascorsi 30 giorni dal raggiungimento di 6,7 miliardi erogati“. Il Gse informa che nel 2013 abbiamo raggiunto quota 6,5 miliardi, ci sono quindi solo poco meno di 200 milioni. Bisogna dunque fare in fretta, in attesa del Sesto Conto Energia. La buona notizia da questo punto di vista è che il Movimento Cinque Stelle si è sempre fortemente schierato sull’ Energia Pulita, ci sarebbe quindi da aspettarsi un Sesto Conto Energia generoso, ma staremo a vedere.

Nel frattempo ci sono gli incentivi del quinto che sono pari a:
-per impianti con potenza compresa tra 1 e 3kwp: 182 euro per Mwh prodotto l’anno per la tariffa omni comprensiva e 100 euro da sommare come premio energia consumata in sito.
-per impianti con potenza compresa tra 3 e 20kwp: 171 euro per Mwh prodotto l’anno per la tariffa omni comprensiva e 89 euro da sommare come premio energia consumata in sito.

Le tariffe incentivanti sono più alte se i pannelli fotovoltaici si integrano architettonicamente con l’edificio, vedi qui su cosa si intende per integrazione architettonica, oppure se vanno a sostituire un tetto in amianto o eternit.

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I Consigli su Come Risparmiare sul Riscaldamento http://www.500euroalmese.com/i-consigli-su-come-risparmiare-sul-riscaldamento/ http://www.500euroalmese.com/i-consigli-su-come-risparmiare-sul-riscaldamento/#comments Sat, 17 Nov 2012 17:04:41 +0000 http://www.500euroalmese.com/?p=228 Il grosso del consumo energetico in casa è dovuto al riscaldamento, il 78% del totale (dati Enea). E’per questo motivo che ci si deve concentrare su questo aspetto se si vuole risparmiare sulla...

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risparmio riscaldamentoIl grosso del consumo energetico in casa è dovuto al riscaldamento, il 78% del totale (dati Enea). E’per questo motivo che ci si deve concentrare su questo aspetto se si vuole risparmiare sulla bolletta del gas. E’ bene ridurre il consumo elettrico, dell’ acqua, ma ottimizzare quello del gas metano non ha paragoni in termini economici. Personalmente nel periodo invernale spendo circa 80 euro a bimestre per scaldarmi. Ho una casa piccola, di poco più di 50 mq, impianto autonomo ed il clima nella mia città è piuttosto clemente. Abbiamo visto come rendere più efficienti i caloriferi con un intervento un po’ posticcio, come migliorare le prestazioni con il riscaldamento a pavimento, ora concentriamoci su altri aspetti per non dover ricevere bollette di centinaia di euro.

Quando si possono accendere i riscaldamenti:
ogni Comune italiano appartiene ad una diversa zona climatica. L’Italia è divisa in sei fasce. Dalla “A”, la più calda, alla “F”, la più fredda. Per vedere in quale zona si trova la nostra città, possiamo controllare sul sito di Confedilizia. A seconda della fascia siamo autorizzati ad accendere i termosifoni durante il periodo indicato nella tabella qui sotto.

Zona climatica Periodo di accensione Orario consentito
A 1° dicembre – 15 marzo 6 ore giornaliere
B 1° dicembre – 31 marzo 8 ore giornaliere
C 15 novembre – 31 marzo 10 ore giornaliere
D 1° novembre – 15 aprile 12 ore giornaliere
E 15 ottobre – 15 aprile 14 ore giornaliere
F nessuna limitazione nessuna limitazione

Milano, Torino, Venezia appartengono ad esempio alla fascia E, Roma e Firenze alla D, Napoli e Bari alla C, Palermo e Catania alla B ecc.
Quindi anche se abbiamo un impianto autonomo non possiamo accendere quando ci pare. In casa ci devono essere al massimo 20 gradi con una tolleranza consentita di + 2 gradi. Ma chi ci controlla? Nella pratica nessuno, in teoria i vigili.

Ma se vogliamo risparmiare sul gas partiamo proprio da qui, dalla temperatura. In inverno non possiamo girare per casa con la maglietta a maniche corte, ci si mette il maglione. 18 gradi secondo il mio modesto parere sono più che sufficienti, seguiamo così le indicazioni dei medici che consigliano tale temperatura. Di notte? Siamo sotto le coperte, 16 gradi vanno bene. Ricordate che ogni grado in più significa un 7% maggiore di gas consumato. Compriamo un termostato digitale, non quelli con la rotellina, è molto più preciso.

Non tutte le stanze devono avere la stessa temperatura:
ci sono ambienti della casa che utilizziamo poco o niente. Pensiamo agli sgabuzzini. Magari lì c’è un calorifero che non serve a nulla. Oppure stanze che sono troppo calde perchè ben protette.
valvole termosifonePossiamo utilizzare le valvole termostatiche (foto qui accanto). Si installano su ogni termosifone e possiedono un rilevatore di temperatura. Quando si raggiunge il livello impostato la valvola chiude l’afflusso dell’acqua calda. Un bel risparmio.

I modelli avanzati possono essere programmati, inoltre sono utili nella contabilizzazione del calore. Pensiamo a chi vive in un condominio con impianto centralizzato. Magari torna la sera tardi e deve pagare il gas per tutto il giorno in cui non c’è. In questo caso tutti installano su ogni termosifone le valvole termostatiche che dotate di “conta calorie” contabilizzano la spesa in base alla temperatura scelta. Possiamo anche decidere di chiuderli perchè non siamo in caso e programmare l’accensione solo la sera. Queste valvole di ultima generazione sono dotate di trasmettitori wifi che inviano la lettura ad una centralina condominiale che poi ripartirà le spese. Dal 2014-2015 saranno obbligatorie per legge nei condomini con impianto centralizzato.

L’opzione del condizionatore per il riscaldamento: ne avevamo già parlato, i modelli a pompa di calore (ormai tutti) possono scaldare un ambiente in 5-10 minuti. Questa cosa è da tenere in considerazione se ci serve il calore ad esempio solo la mattina quando ci svegliamo e ci prepariamo per andare al lavoro. Lo accendiamo giusto il tempo in cui siamo in quell’ ambiente e lo spengiamo quaando usciamo, molto meglio che far partire 1 ora prima la caldaia a gas. La novità recente è che coloro che decidono di utilizzare solo sistemi in pompa di calore che si alimentano elettricamente, compreso il condizionatore, possono usufruire della tariffa D1 che, oltre ad essere più economica della D2 (fino a 3 Kw) e D3 (fino a 6 Kw), ha un costo costante di un kilowat, non aumenta all’ aumentare della corrente consumata durante l’anno, vedi informazioni.

L’importanza della coibentazione della casa:
è fondamentale. Serramenti, finestre, cappotti termici. Il calore non deve disperdersi. Se però non abbiamo i soldi per effettuare i lavori possiamo rivolgerci alle ESCO (Energy Service Company) società particolari. In pratica si prendono la briga di fare tutti i lavori di coibentazione per noi gratis. Cosa ci guadagniano? Il risparmio energetico in bolletta. Esempio pratico:
se prima nel nostro condominio spendevamo 10mila euro l’anno di gas e ora con la nuova coibentazione ne spendiamo 7000 mila, i 3mila di differenza vengono intascati dalle Esco. Il contratto che sottoscrive il nostro condominio con loro è solitamente di 5 o 10 anni. Noi continuiamo a pagare 10mila euro come prima per tutta la durata del contratto, ma i consumi sono solo di 7mila euro di gas, i 3 mila per 5 o 10 anni le prendono queste società che ci hanno fatto in maniera gratuita i lavori per il risparmio energetico.

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Come Rendere Più Efficienti i Termosifoni da Riscaldamento http://www.500euroalmese.com/come-rendere-piu-efficienti-i-termosifoni-da-riscaldamento/ http://www.500euroalmese.com/come-rendere-piu-efficienti-i-termosifoni-da-riscaldamento/#comments Tue, 03 Jan 2012 10:39:43 +0000 http://www.500euroalmese.com/?p=164 Il prezzo del gas continua beatamente a salire. L’autorità per l’energia elettrica e del gas ha autorizzato aumenti del 2,7% per il primo trimestre 2012, leggete il provvedimento. Visto che tra il secondo...

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Il prezzo del gas continua beatamente a salire. L’autorità per l’energia elettrica e del gas ha autorizzato aumenti del 2,7% per il primo trimestre 2012, leggete il provvedimento. Visto che tra il secondo semestre 2009 e lo stesso periodo del 2010 il prezzo del gas utilizzato per il riscaldamento, ma non solo, è cresciuto del 47% in Italia (i numeri non me li invento ma li ho presi da Eurostat), capite bene quanto sia diventato fondamentale per noi poveri mortali risparmiare sul consumo energetico. Per fare questo o passiamo a metodi alternativi come i pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica o a impianti solari per la produzione di acqua calda fai da te. Oppure cerchiamo di rendere efficiente quello che abbiamo e per la maggiorparte di noi ciò significa ottimizzare il funzionamento di un termosifone.

Nella prima foto ecco quello che mi sono inventato. Ho speso 2 euro, ma ammetto che non ho ottenuto moltissimo, però è l’inizio. L’idea è quella di mettere un foglio di alluminio tutto intorno al termosifone in modo che il calore vada a riflettersi e aumenti l’ efficienza energetica dello stesso. La cosa andava fatta meglio, ma al momento non potevo fare di più. Ho preso un cartoncino bristol e l’ho tagliato formando un “T” , sopra ci ho steso i fogli di alluminio che ho attaccato “graffettandoli”. La gamba della “T” è andata dietro il termosifone, la parte superiore avvolge dall’ alto il radiatore. Sul lato ho messo un altro pezzo.

La cosa migliore da fare è aspettare che arrivi la stagione calda e smontare il termosifone, va quindi svuotato l’impianto. Spesso questi radiatori sono installati sotto una finestra, a nicchia, dove la parete (che magari è quella esterna) si assottiglia. Dobbiamo isolare la parete e fare riflettere il calore. Si possono comprare pannelli o schermi riflettenti per termosifoni in qualsiasi negozio di bricolage che da una parte hanno lo strato isolante e dall’altro lo schermo in alluminio. Su Internet ho trovato questi della Radflek che riescono ad essere utilizzati per 10 termosifoni.

Altra cosa da controllare per far funzionare al meglio un termosifone è l’aria al suo interno. Se si creano bolle d’aria, l’acqua non circola bene, oppure circola solo in una parte. Succede spesso di mettere la mano sul termosifone e sentire che magari da una parte è freddo e dall’altra è caldo. Dobbiamo far sfogare l’aria attraverso la rotellina che regola la valvola. Come vedete nella seconda foto (cerchio rosso) c’è un foro per lo sfogo dell’ acqua, facciamola defluire mettendo sotto un secchio. Dovremo sentire un “fssss”, un rumore di aria e poi l’acqua che sgorga. Apriamo e chiudiamo una decina di volte per far uscire l’aria mista ad acqua.

Ricordo che risparmiare gas da riscaldamento non fa bene solo al portafoglio ma anche all’ aria delle nostre città, visto che la maggior fonte di inquinamento, insieme alle auto, è quella che deriva dalla combustione di gas per la casa. D’inverno poi non pretendiamo di girare in casa a maniche corte, 18-19 gradi di giorno sono più che sufficienti, di più farebbe anche male alla salute.

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Impianto solare faidate per la produzione di Acqua Calda http://www.500euroalmese.com/impianto-solare-faidate-per-la-produzione-di-acqua-calda/ http://www.500euroalmese.com/impianto-solare-faidate-per-la-produzione-di-acqua-calda/#comments Sat, 03 Sep 2011 10:10:08 +0000 http://www.500euroalmese.com/?p=149 Di pannelli solari termici e fotovoltaici ormai se ne sente parlare in abbondanza. Siamo diventati tutti sensibili o quasi al problema energetico non perchè ci stanno a cuore le sorti del pianeta ma...

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Di pannelli solari termici e fotovoltaici ormai se ne sente parlare in abbondanza. Siamo diventati tutti sensibili o quasi al problema energetico non perchè ci stanno a cuore le sorti del pianeta ma perchè probabilmente ci vengono a toccare il portafoglio (il costo del gas da riscaldamento tra il secondo semestre 2009 e il secondo semestre 2010 è cresciuto del 47% in Italia – fonte Eurostat). Per cui riuscire a sfruttare una fonte infinita di energia, il sole, per produrre energia elettrica ed acqua calda in maniera gratuita interessa a tutti.

Della produzione di corrente elettrica con i pannelli fotovoltaici ne abbiamo parlato, ora spieghiamo brevemente cosa sono e a cosa servono i pannelli solari termici.

Questi impianti sono dotati un collettore (quelle lastre nere che assomigliano a pannelli fotovoltaici) che assorbe il calore protetto da un vetro che lo preserva da freddo e pioggia per creare un effetto serra all’interno dello stesso. Il collettore è fatto da una serie di tubi collegati tra loro nei quali scorre il fluido termovettore costituito da acqua e antigelo. Questo liquido riscaldato dal sole cede il calore all’acqua contenuta in un serbatoio coibentato che la distribuisce per l’uso sanitario miscelata con quella fredda. A grosse linee i pannelli solari funzionano così.

Un impianto del genere per una famiglia di 4 persone costa tra i 1500 e 2500 euro e permette di non utilizzare più la caldaia a gas per la produzione di acqua calda per docce, sanitari e cucina. Questo sistema se perfezionato può essere utilizzato anche per riscaldare la casa con il riscaldamento radiante, ne abbiamo parlato.

C’è però qualcuno che si è ingegnato e si è costruito da solo un impianto solare: ecco qualche soluzione per il faidate per la produzione di acqua calda.

Soluzione abbastanza semplice: si prende uno scaldabagno vecchio, basta andare nelle discariche se ne trovano in quantità, e si vernicia completamente di nero (prima è meglio togliere tutta la coibentazione interna). Si installa nel giardino di casa o sul tetto ben fissato, l’importante è che venga esposto al sole. Il nero attira i raggi e durante le giornate assolate d’estate riesce a scaldare l’acqua fino ad 70 gradi. Al collettore di uscita dello scaldabagno si collega il tubo che porta alla doccia di casa che miscela l’acqua calda con quella fredda. Doccia gratuita garantita anche d’inverno quando c’è il sole.
Per migliorare le prestazioni lo scaldabagno può essere inserito in una cassetta coperta da vetro per creare l’effetto serra ed utilizzarlo anche nelle giornate fredde ma con sole (nella foto c’è invece un pagliericcio).

Altro procedimento faidate per la produzione di acqua calda derivato dalle tecniche che si mettono in atto nelle favelas brasiliane: si mettono tante bottiglie di plastica una infilata sull’ altra e all’ interno si fa scorrere un tubo di gomma in cui passa acqua fredda prelevata dal rubinetto .All’ estremità di questo impianto di “infila” un collettore per termosifoni a 4 entrate (entra acqua calda) e un’entrata (entra l’acqua fredda tramite tubo da giardino) e un’uscita (acqua calda da utilizzare per la doccia). Le bottiglie di plastica fanno da collettore e scaldano l’acqua all’ interno del tubo.

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Riscaldamento Radiante e Solare Termico per non pagare più il gas http://www.500euroalmese.com/riscaldamento-radiante-e-solare-termico-per-non-pagare-piu-il-gas/ http://www.500euroalmese.com/riscaldamento-radiante-e-solare-termico-per-non-pagare-piu-il-gas/#comments Mon, 18 Jul 2011 07:39:20 +0000 http://www.500euroalmese.com/?p=143 Solitamente chi intende ristrutturare casa lo fa in questo periodo, primavera-estate (ci sono ancora le detrazioni al 36 percento) ed io sono andato a dare una mano ad un mio amico nel fare...

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Solitamente chi intende ristrutturare casa lo fa in questo periodo, primavera-estate (ci sono ancora le detrazioni al 36 percento) ed io sono andato a dare una mano ad un mio amico nel fare dei piccoli ritocchi nel suo appartamento. Niente di particolare, ma sono entrato in contatto con un nuovo metodo per riscaldare la casa che non conoscevo. Ripensandoci non mi capacitavo di come in qualche casa del nord Europa che avevo visitato anni prima facesse tutto quel caldo senza la presenza di nessun termosifone. Chiaro, avevano il riscaldamento radiante detto a pavimento. Di questo voglio parlarvi, di come il mio amico quest’inverno non pagherà la bolletta del gas relativa al riscaldamento, avendo un risparmio energetico generale di proporzioni inaudite.

Funzionamento del riscaldamento radiante:
come vedete in foto si tratta di installare per tutta casa una serpentina di tubi in polietilene sotto il pavimento. Verranno ricoperti con un leggero massetto su cui verrà successivamente posato il pavimento od il parquet (dopo farò un inciso sul parquet). All’ interno dei tubi scorrerà acqua oppure un mix di composti tra cui il glicole propilenico. Questo liquido viene riscaldato da una caldaia e poi passa il calore alla casa con diffusione radiante.

Dove sta il risparmio energetico del riscaldamento radiante?
Normalmente per i termosifoni l’acqua deve essere portata a 70-80 gradi, qui per avere 18-19 gradi in casa basta portare l’acqua ai tubi a 30 gradi. C’è differenza. Questa differenza si noterà ovviamente sulla bolletta del gas, ma non solo. L’irraggiamento radiante di questo tipo di riscaldamento fa sì che nella casa non ci saranno zone in cui fa troppo caldo (com’era ad esempio prima con i termosifoni) o troppo freddo quando ci si allontanava dai radiatori.

Come si fa ad avere il riscaldamento senza il gas, a zero bolletta?
Qui entrano in scena i pannelli solari. Il mio amico ha installato sul tetto un impianto solare termico con un boiler credo da 200 litri. L’acqua calda per il riscaldamento arriverà da qui, ma non solo, servirà anche per i sanitari, doccia e rubinetti della casa.

Ma quando d’inverno il sole tramonta alle 17 oppure piove per 7 giorni di fila? Il tecnico mi ha detto che il boiler riesce a mantenere l’acqua calda per parecchio tempo visto che è coibentato, in ogni caso, ad esempio la notte, se la temperatura cala di molto la centralina intelligente fa accendere la caldaia a gas. Insomma non proprio a zero bolletta, ma quasi.

Inciso per il riscaldamento radiante e parquet:
ho chiesto all’ installatore se il riscaldamento radiante si potesse mettere anche sotto i pavimenti in legno. Mi ha detto di sì, bisogna che sia però flottante, ovvero non deve essere incollato, ma dobbiamo lasciare un po’ di fuga vicino al battiscopa per far sì che si “muova”. Non tutti i tipi di legno in ogni caso sono adatti.

Certo, i prezzi per installare un riscaldamento radiante non sono pochi, ma l’investimento si ripaga nel tempo. Lo sapete di quanto è aumentato il costo del gas in Italia tra il secondo semestre 2009 e il secondo semestre 2010? Del 47%, fonte Eurostat. Quindi aspettiamoci il solito salasso sulla bolletta.

Fonti: riscaldamento a pavimento

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Pannelli solari fotovoltaici, il miglior investimento con il Conto Energia http://www.500euroalmese.com/pannelli-solari-fotovoltaici-il-miglior-investimento-per-il-2011-con-il-conto-energia/ http://www.500euroalmese.com/pannelli-solari-fotovoltaici-il-miglior-investimento-per-il-2011-con-il-conto-energia/#comments Sat, 01 Jan 2011 16:32:17 +0000 http://www.500euroalmese.com/?p=108 Il miglior investimento per gli anni a seguire? I pannelli fotovoltaici senza gli incentivi del Conto Energia, terminati già da diversi anni. Sono giunto a questa conclusione accompagnando un mio amico in giro...

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pannellisolariIl miglior investimento per gli anni a seguire? I pannelli fotovoltaici senza gli incentivi del Conto Energia, terminati già da diversi anni. Sono giunto a questa conclusione accompagnando un mio amico in giro per una serie di preventivi sull’installazione di pannelli solari fotovoltaici per l’energia elettrica. Se invece state leggendo questo articolo quando i fondi governativi si saranno esauriti leggete l’articolo sulla convenienza del fotovoltaico.

Ho visto parenti, conoscenti, amici “buttare” nel corso degli anni soldi su azioni, obbligazioni, li ho visti regalare soldi a promotori finanziari che rifilavano assicurazioni e prodotti bancari fatti ad hoc per “rubare” risparmi di una vita e poi mi sono chiesto: “perchè non hanno mai pensato all’ energia solare”? Perchè si sono fidati di una banca o di una persona in giacca e cravatta mai vista prima che parlava di indici, tassi, paesi emergenti, spread ecc… E’ perchè invece quando gli chiedi di investire 15mila euro per dei pannelli solari che in 7-10 anni ti ripagano dell’ investimento ti rispondono “tra 7 anni forse non ci sarò piu’!“.

I promotori invece parlavano di “lungo periodo” quando si dovevano giustificare dalle perdite dei titoli. “Bisogna guardare al lungo periodo“. In quel caso però si fidavano tutti, i risultati con i vari crac poi si sono ben visti.

I pannelli solari secondo me sono “l’Investimento”, quello con la “i” maiuscola. Si produce energia dal sole, si toglie anidride carbonica in circolazione, si abbassa la dipendenza dai carburanti combustibili e si guadagna. Per me è stato l’uovo di Colombo. Avere energia gratis dal sole. Molti ci sono arrivati prima di me ed infatti negli ultimi anni c’è stata una corsa, tanto che gli incentivi dal 2011 si sono abbassati ma restano ancora fino a fine 2013, anche se progressivamente fino a quella data diminuiranno, ma sono ancora buoni.

Facciamo due conti per capire come e quanto guadagnare con i pannelli solari fotovoltaici:
Non starò a spiegarvi il funzionamento nei dettagli, per questo andate a dare un’ occhiata al blog dei prezzi pannelli fotovoltaici e al forum di Energeticambiente, in quest’ultimo caso perdeteci una giornata per capire bene perchè ne vale la pena.

Innanzitutto dobbiamo avere uno spazio su cui installarli. Un tetto, un terreno, qualcosa di libero su cui poggiarli e sui batta il sole sempre (quando c’è ovviamente). Un kw di pannelli solari (1000watt) occupa circa dagli 8 ai 10 mq di spazio (dipende dalla tecnologia, mono cristallino, policristallino, Cig) e costa dai 5 ai 6 mila euro (impianto classico da 3 Kwp) compreso di accessori (inverter e contatori e supporti) e montaggio e pratiche per l’allaccio in rete.

Gli incentivi sui pannelli fotovoltaici:
lo Stato ci paga per 20 anni 0,391 euro per kw prodotto per impianti installati entro il 31 agosto 2011, 0,38 euro entro il 31 dicembre 2011, poi diminuiscono del 6% l’anno fino a fine 2013. Stiamo parlando di impianti da 1 a 3 kw realizzati sugli edifici (sui terreni un po’ di meno). In piu’ abbiamo l’energia gratuita durante il giorno data dai pannelli solari, di notte dobbiamo utilizzare quella del gestore che pagheremo a prezzo fisso di 18 centesimi di euro, quindi:

Quanto guadagniamo durante l’anno con i pannelli solari fotovoltaici:
prendiamo Roma come punto di riferimento, un buon impianto da 3kwp produce circa 3900kw durante l’anno moltiplicati per 0,391 fanno: 1524 euro a questa somma aggiungiamo il risparmio sulla corrente elettrica che ci autoproduciamo, circa 700 euro l’anno. In totale guadagniamo 2240 euro l’anno.

Calcolando che un impianto da 3 kw costa mediamente 15mila-17mila euro in 7 anni  l’abbiamo ripagato tutto. Dopodichè per altri 13 anni guadagneremo 2240 euro l’anno. Alla fine dei 20 anni il gestore non sarà piu’ obbligato a comprarci l’energia a quelle tariffe, noi però avremo energia gratuita, con i pannelli solari che ancora funzionano (funzionamento garantito all’ 80% della potenza da quasi tutte le marche dopo 20 anni)!

Ho cercato di riassumere a grandi linee l’argomento che è comunque complesso. Vi invito a seguire i forum ed i blog sopra indicati. Chi ha a disposizione uno spazio minimo di 7-8 mq necessari per almeno 1 kwp lo sfrutti, non perda tempo a cercare azioni, bot e obbligazioni su cui “perdere” i propri soldi.

AGGIORNAMENTO:
il Consiglio dei Ministri ha dato via al cosiddetto “QUARTO CONTO ENERGIA” abbassando le tariffe incentivanti. La remunerazione di ogni kilowatt di energia prodotta con il fotovoltaico ora è più bassa ed è la seguente:

a partire dal primo giugno 2011:

tra 1 e 3 kw: 0,387 impianti sugli edifici, 0,344 altri impianti
tra 3 e 20 kw:0,356 impianti sugli edifici, 0,319 altri impianti
tra 20 e 200 kw:0,338 impianti sugli edifici, 0,306 altri impianti
tra 200 e 1000 kw:0,325 8mpianti sugli edifici, 0,291 altri impianti
tra 1000 e 5000 kw:0,314 impianti sugli edifici, 0,277 altri impianti
maggiori di 5000:0,299 impianti sugli edifici, 0,264 altri impianti

settembre 2011:
tra 1 e 3 kw: 0,361 impianti sugli edifici, 0,316 altri impianti
tra 3 e 20 kw:0,325 impianti sugli edifici, 0,289 altri impianti
tra 20 e 200 kw:0,307 impianti sugli edifici, 0,271 altri impianti
tra 200 e 1000 kw:0,298 impianti sugli edifici, 0,245 altri impianti
tra 1000 e 5000 kw:0,278 impianti sugli edifici, 0,243 altri impianti
maggiori di 5000:0,264 impianti sugli edifici, 0,231 altri impianti

dicembre 2011:
tra 1 e 3 kw: 0,298 impianti sugli edifici, 0,261 altri impianti
tra 3 e 20 kw:0,268 impianti sugli edifici, 0,238 altri impianti
tra 20 e 200 kw:0,253 impianti sugli edifici, 0,224 altri impianti
tra 200 e 1000 kw:0,246 impianti sugli edifici, 0,189 altri impianti
tra 1000 e 5000 kw:0,212 impianti sugli edifici, 0,181 altri impianti
maggiori di 5000:0,199 impianti sugli edifici, 0,172 altri impianti

gennaio 2012:
tra 1 e 3 kw: 0,274 impianti sugli edifici, 0,240 altri impianti
tra 3 e 20 kw:0,247 impianti sugli edifici, 0,219 altri impianti
tra 20 e 200 kw:0,233 impianti sugli edifici, 0,206 altri impianti
tra 200 e 1000 kw:0,224 impianti sugli edifici, 0,172 altri impianti
tra 1000 e 5000 kw:0,182 impianti sugli edifici, 0,156 altri impianti
maggiori di 5000:0,171 impianti sugli edifici, 0,148 altri impianti

Se siete arrivati troppo tardi, quando gli incentivi si sono esauriti, c’è ancora il modo di guadagnare. L’energia prodotta possiamo rivenderla a terzi, oppure autoconsumarla e, quella che avanza, reimmetterla uin rete con lo “scambio sul posto”.

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