Fino a poco tempo fa il mezzo piu’ economico per viaggiare era rappresentato dal treno o dall’autobus, oggi grazie a Trenitalia che ci regala gli splendidi “Frecciarossa” e “Freccia argento” non è piu’ così. Sono stati aboliti un sacco di treni regionali ed Intercity così si è costretti a prendere i cosiddetti “alta velocità” che costano e anche molto. Sorpresa delle sorprese è stato anche abolito il rimborso del 50% in caso di ritardo superiore a 30 minuti, ora per ottenerlo bisogna tardare di un’ora. In pratica su un Roma-Napoli che ci impiega un’ora e che costa quasi 50 euro dobbiamo impiegarci il doppio del tempo per avere indietro un po’ di soldi.
L’unico modo per risparmiare con il treno è quindi quello di prenotare con anticipo, lo sconto è del 30%, cercare qualche tariffa amica, oppure prendere qualche regionale ancora rimasto in piedi.
L’alternativa a questo punto è il bus. Si ritorna sulla strada e sulla gomma con immensa gioia degli ecologisti (ironia). Purtroppo se vogliamo risparmiare qualcosa per i trasporti è così. Sono molte le aziende che si sono buttate su questo campo, proprio per sopperire ai tagli di Trenitalia e andare incontro alle esigenze dei consmatori. Diamo un’occhiata alle migliori:
La Sena fa corse low cost servendosi degli autobus. Un Roma-Milano costa 36 euro con punte minime di 10 euro, fa scalo a Siena, ma ci mette piu’ di 8 ore. Un massacro ma effettivamente si risparmia. Ci sono molte altre tratte da Milano passando per Bologna, Firenze, Roma fino in Calabria, Basilicata, Puglia. Abbiamo trovato un Siena-Napoli per 15 euro con 20 giorni di anticipo, insomma Siena è un po’ un hub dei bus in cui ci possono prendere altre connessioni.Bisogna prenotare con anticipo e i periodi che non comprendo ponti e feste particolari come il Natale, Pasqua o Ferragosto.
Ibus collega il sud Italia con il resto della Penisola: abbiamo trovato un Catania-Roma per 30 euro, si viaggia tutta la notte e si arriva alle 6 del mattino a stazione Tiburtina, ma anche un Roma-Salerno (si scende a Fisciano) a 12 euro oppure un Torino-Bari se avete meno di 25 anni a 35 euro.
Insomma gli autobus oggi come oggi rappresentano il vero trasporto low-cost, se non vi interessano i tempi di percorrenza così lenti prendeteli in considerazione, si risparmia molto.
Le spese per i trasporti, specialmente se viaggiamo molto, assorbono sempre una buona fetta del budget familiare, il nostro scopo è sempre lo stesso, quello di pagare poco, al limite il giusto; oggi daremo un’occhiata a come risparmiare con i biglietti aerei .
La prima parte è dedicata ai voli, le low cost. Da quando è scattata la deregulation dei cieli le compagnie aeree si sono date battaglia a forza di sconti sul prezzo dei biglietti; forse è l’unico settore in cui c’è una vera e propria concorrenza (escluse alcune tratte come la Roma-Milano ad esempio). Il fenomeno low cost è partito da qui, ovvero compagnie di volo che propongono biglietti aerei a prezzi scontatissimi con un servizio senza fronzoli, no frill. E’ inutile dire che se vogliamo risparmiare sul prezzo del biglietto dobbiamo affidarci a loro, non sempre però. Senza star qui a ricordare i nomi delle compagnie low cost più affermate, le conosciamo tutti, vogliamo segnalarvi qualche trucchetto per ottenere biglietti super scontati e per far sì che il prezzo del biglietto non lieviti con costi aggiuntivi successivi:
-prenotate con largo anticipo, specialmente all’ annuncio dell’ apertura di una nuova tratta. Abbiamo provato personalmente: nuove tratte appena annunciate da una famosa compagnia aerea a novembre, con partenza per l’estate successiva costavano davvero poco all’inizio. Sessanta euro andata e ritorno per località turistiche come Spagna e Grecia, quindi occhio agli annunci stampa.
-Il bagaglio. Fate molta attenzione ai limiti di peso consentiti per la vostra valigia, se sgarrate pagate, la franchigia per alcune compagnie è di 15 chili per altre di 20. Ogni chilo in più che trasportate può costare oltre 15 euro, 10 chili in più fanno 150 euro!!
-Date un’occhiata all’ aeroporto di arrivo e partenza, se siano presenti collegamenti con il centro città, quanto lo stesso sia distante, il costo per raggiungerlo: rischiate di pagare più per arrivare in città (con un taxi, bus o treno) che per il resto.
-Applicate quelle che prevedede la legge in caso di ritardo o cancellazione di volo. Una sentenza della corte europea del 19 novembre 2009, qui potete leggere il testo, chiarisce quale debba essere il rimborso aereo per ritardo:250 euro per ritardi superiori alle 2 ore in voli inferiori a 1500 Km, 400 euro oltre le 3 ore per voli tra un range di 1500-3500 Km, 600 euro di rimborso se il volo ritarda più di 4 ore in tratte superiori a 3500 Km. Non vi spettano soldi quindi esclusivamente se il volo è cancellato ma anche nel caso di ritardi. Il rimborso è negato in caso di circostanze eccezionali che sfuggono all’effettivo controllo della compagnia aerea e che non si sarebbero comunque potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso, recita la sentenza Ue. Il guasto tecnico non è un caso eccezionale! Fate valere i vostri diritti, un ritardo può pagarvi la vacanza.
Risparmiare sulla bolletta elettrica sta diventando sempre più importante perché costituisce, almeno per me una spesa non indifferente nel mio budget risicato di fine mese. Vi ricordo che in Italia le tariffe elettriche per chi consuma intorno ai 3500 KWh annui sono di circa il 12% più alte della media europea (fonte altro consumo). Detto ciò attrezziamoci a spendere di meno. Leggi il resto »
Risparmiare sul carburante (benzina, diesel, gpl o metano) è importantissimo visto che ormai la spesa per i trasporti è diventata una voce importante che pesa sui conti di fine mese. Senza soffermarsi in maniera particolare sull’ importantanza della messa a punto dell’ auto (gonfiaggio dei pneumatici, cambio dei filtri del motore, in particolare quello dell’ aria) diamo un’occhiata a come risparmiare sulla benzina attraverso Internet. Prima di prendere l’auto andiamo a visitare prezzibenzina.it, un ottimo sito in cui confrontare tutti i prezzi dei carburanti in Italia. Con l’ausilio delle mappe di Google possiamo organizzare il nostro viaggio e programmare le fermate dal benzinaio in base al miglior prezzo. Teniamo conto anche di una cosa: durante il weekend alcune pompe di benzina aumentano i prezzi, che carini eh, invece se facciamo il selfservice risparmiamo anche 5 centesimi al litro. Risparmi pure per il rifornimento durante la chiusura della pompa: dopo le 19.30 oppure nella pausa pranzo, ove prevista. Se viaggiamo in Europa controlliamo i prezzi migliori del carburante per Spagna sul sito del ministero del turismo spagnolo, in Francia sul sito del ministero dell’ economia francese, in Belgio su CARBU.BE mentre se viaggiate in Usa ed in Canada non perdetevi i consigli di GASBUDDY. Vi voglio ancora ricordare che una autoveicolo a metano a parità di chilometri percorsi risparmia circa il 60% di carburante rispetto alla benzina, il gpl il 40% ed il diesel il 20%, ovviamente sono numeri arrotondati, molto dipende da cilindrata e modello di autovettura.
Risparmiare sulla connessione Internet adsl si può, i costi non sempre sono economici, oggi vi spiego come fare.
Da quando c’è stata in Italia la pseudoliberalizzazione della telefonia non è cambiato molto nella spesa media che gli italiani devono affrontare ogni mese per le chiamate. Il canone Telecom è rimasto, anzi è aumentato e, se vogliamo avere una linea fissa con eventuale collegamento ad internet, sempre per Telecom dobbiamo passare. Avete mai sentito parlare di “ultimo miglio“? Si tratta del cavo telefonico che va dalla vostra abitazione alla centralina più vicina. Per la verità con la liberalizzazione Telecom può affittarlo agli altri operatori, ma di fatto le cose non sono cambiate. Anche se passate per Infostrada, Tele2, Tiscali o Fastweb (dove non coperta da fibra ottica) e non pagate più il canone, ve lo ritrovate sotto altra forma. I gestori si devono rifare per l’affitto che pagano a Telecom e quindi non si spende meno di 30 euro al mese per Linea+Internet Flat. Calcolando che Telecom fa 36 euro circa (Flat Alice + canone) le spese più o meno sono le stesse. Ma qualcosa di può fare. Ci dividiamo la linea con i vicini. Una volta si faceva col duplex, ora con la banda Internet. Quello che sto per dire non farà felice i gestori di telefonia e ci muoviamo in un campo minato, almeno legislativamente parlando. Non c’è una legge che vieti la condivisione dell’ADSL tramite Wi-Fi con uno o più vicini; nei contratti di alcuni gestori al limite c’è una clausola che vieta la rivendita o l’affitto dei servizi. Però poi Telecom ad esempio specifica che “Il Cliente può permettere ad altri di usufruire del Servizio ma non può chiedere un corrispettivo maggiore di quanto il Cliente medesimo sia tenuto a corrispondere a Telecom Italia, in relazione alle condizioni economiche vigenti“. Quinidi dovremo essere a posto, il problema si pone nella protezione dei dati. Per il decreto Pisanu le reti wifi devono essere protette, ma questo non è un grande problema, basta usare la cifratura nel modem. Quindi diamoci da fare per risparmiare sulla bolletta. Alla prossima riunione di condominio ci mettiamo d’accordo, compriamo un Router e lo attacchiamo alla linea di un condomino (sarà lui l’intestatario della bolletta e anche il responsabile). Possiamo utilizzare il wifi (controlliamo la portata della copertura) insieme magari al filo ethernet. Insomma c’è da cablare la rete, il processo potrebbe essere non facile data la grandezza del condominio, ma una volta fatta se siamo in 10 spendiamo meno di 4 euro ciascuno al mese avendo 2 Mega per uno (Alice Mega 20 costa meno di 40 euro al mese). A questo punto non solo avremo Internet per pochi euro, ma potremo anche telefonare gratis verso le linee fisse utilizzando i vari programmi Voip come Skype e Voip Cheap ma questo è una altro argomento che affronteremo presto ovvero: come risparmiare con le telefonate.
Fosse per me delle banche se ne potrebbe fare a meno. A cosa servono? A fare soldi risponderebbe qualcuno: fanno soldi dai soldi. Sì, ma permettono alle famiglie italiane di accendere un mutuo per la casa, anche se questo è un altro discorso. Insomma facciamo finta che un conto ci serva. Oppure facciamo finta di avere un piccolo gruzzoletto da depositare per un perido breve (1 anno?) e guadagnarci qualcosina. Grazie alla Legge Bersani oggi per aprire e chiudere un conto è abbastanza facile, non ci sono spese e si fa presto, diciamo che più o meno le banche si attengono a questa procedura. Quindi se ci trattano male, cambiamo banca. Ma quale scegliere? Quelle online costano di meno, hanno meno spese fisse, addirittura molte sono a costo zero. Attenzione quando dicono che non ci sono spese. I bolli di stato non vengono presi in considerazione, sono a vostro carico, 34 euro l’anno. Alcune banche però si fanno carico anche di quelli.
Con questo articolo non vogliamo fare l’elenco delle banche che offrono i rendimenti migliori anche perchè cambiano di settimana in settimana, a seconda dell’ evoluzione dei tassi. Scegliete quella che vi fa pagare di meno e vi da il maggior rendimento ad un rischio più basso. Controllate che la banca aderisca al Fondo di tutela dei depositi. Un organismo interbancario che, in caso di ipotetico fallimento di un istituto di credito, risarcisce i depositanti fino a un massimo di 103.291,38 euro. Qualcuno dice di non mettere sul conto più di 20mila euro, che sono quelli che saranno sicuramente risarciti entro 3 mesi dal fondo. Se volete dormire tranquilli investite solo in titoli di stato (attenzione ai costi!!!! alcune banche fanno pagare anche lo 0,5% di commissioni per l’acquisto ed in più dovete pagare i bolli per il deposito titoli). Ora vanno di moda i PCT ovvero pronti conto termine. Non sono altro che un acquisto di titoli (ad esempio titoli di stato) ad un certo prezzo eeguito ad esempio con valuta oggi e una contemporanea vendita degli stessi titoli ad un certo prezzo con valuta ad esempio tra un anno. I prezzi sono predeterminati dalla banca e la differenza tra i due importi, costituisce il guadagno per l’investitore. Attenzione al sottostante. Molte banche come sottostante usano titoli di stato, altre obbligazioni della stessa banca. In caso di fallimento della banca non sarete al riparo in caso di sottostante con obbligazioni. In ogni caso i Pct vengono reputati come un investimento a basso rischio.
A casa mia non c’è il riscaldamento, a Roma me lo posso permettere, nel senso che oltre la notte, durante il giorno non ci passo così tante ore. La casa è piccola e quindi ho installato un condizionatore a pompa di calore per scaldarmi. Ho fato 2 calcoli, visto un po’ di offerte e l’ho comprato. Per risparmiare vi consiglio di acquistare il condizionatore a parte e poi farvelo montare. Diffidate dai grandi centri di clima che vendono ed installano insieme, i prezzi sono decisamente alti. La mia si trattava di una semplice installazione muro-muro o spalla-spalla come si dice. Ovvero c’è un muro è basta che divide lo split (la parte interna che butta calore o freddo) ed il motore. La corrente arrivava vicino al condizionatore quindi l’installazione era abbastanza semplice. Su Internet ho comprato un modello Inverter, ce ne sono anche on-off che costano di meno. Quale è la differenza? Il modello ON-OFF, come dice la parola, si attacca e si stacca quando raggiunge la temperatura impostata per poi attaccarsi di nuovo quando cala (in caso lo usiate come pompa di calore). Il condizionatore Inverter invece non spegne mai il motore, va a regime e poi lavora leggermente, consumando poco e facendo poco rumore. La differenza in prezzo tra un 9000btu inverter ed uno On-off è di circa 200 euro in più per il primo, parlo di un modello medio come il mio, Lg. Insomma acquistato su Internet il condizionatore, andate sui vari motori di ricerca come trovaprezzi, kelkoo ecc, mi sono occupato di cercare un installatore. Anche qui la rete mi è venuta incontro. Ho cercato mettendo come parola di ricerca “installazione condizionatore” è ho contattato 3 o 4 installatori. Il prezzo più basso proposto è stato di 150 euro + iva da aggiungere a 30 euro per le staffe di fissaggio esterne del motore, quello più alto, 300 euro. Indovinate quale ho scelto? Quello più basso, forse sarò stato fortunato ma i tecnici erano bravissimi e molto in gamba, prima di farli venire ho chiesto loro se avevano la pompa del vuoto, un apparecchio che serve per “creare il vuoto” nel circuito che va dal motore allo split del condizionatore. Ovviamente ce l’avevano. Insomma la spesa totale è stata di 700 euro; per riscaldare il condizionatore quando va a regime consuma al massimo 350 watt. Calcolando 0,20 euro per kilowatt l’ora, e tenendolo acceso una media di 8 ore al giorno, spendo al mese 18 euro, non male come alternativa al metano calcolando che il condizionatore da 9000btu riesce a riscaldare tutti e 40 i miei mq.
follow:
Commenti recenti